LA NOSTRA STORIA
Quella della gioielleria Gherardi è la storia di molte generazioni.
La nonna paterna degli attuali titolari, Filomena Donadio, discendeva da una famiglia di Torre del Greco che, fino dalla seconda metà del 1800, produceva e commercializzava gioielli in coralli e cammei, e sotto la guida del capostipite Gaetano aveva aperto vari punti vendita a Napoli nel quartiere Santa Lucia, a Taormina, a Bad Ischl in Austria, all’ epoca residenza estiva dell’Imperatore Francesco Giuseppe e dell’aristocrazia viennese.
A Filomena nel 1917 fu affidato il compito di aprire un punto vendita a Viareggio, che in quel periodo stava assumendo il ruolo di esclusiva località del turismo estivo e culla dello stile liberty.
E proprio a Viareggio Filomena conobbe Ugo Gherardi e dal loro incontro nacque un connubio affettivo e lavorativo, dove Filomena metteva a frutto la sua profonda conoscenza della gioielleria ed in particolare dei coralli mentre Ugo faceva valere le sue qualità organizzative e la sua abilità imprenditoriale.
Dopo il successo del negozio di Viareggio, che sorgeva sulla Passeggiata a Mare vicino al Molo, aprirono un punto vendita a Montecatini nel loggiato del Caffè Gambrinus, all’epoca importante sede di eventi e manifestazioni esclusive a cui partecipavano personaggi della cultura e dello spettacolo.
Ma il loro obbiettivo era quello di aprire una attività a Firenze, dove nel 1921 inaugurarono un negozio sul Lungarno Acciaiuoli, elegante via di collegamento tra i più prestigiosi Hotel di quel periodo (Excelsior e Grand Hotel) e il centro Storico, Ponte Vecchio e Palazzo Pitti.
Il negozio, distrutto nel 1945 dalle mine dell’esercito tedesco in ritirata, fu ricostruito in mezzo alle macerie a testimoniare la voglia di ritornare alla vita e all’attività dopo la catastrofe della guerra.
Nel 1952 Ugo inaugurò un grande negozio a tre sporti sul Ponte Vecchio, centro dell’eccellenza orafa fiorentina, e da lì la fortuna della ditta Gherardi crebbe ancora, grazie anche al lavoro dei figli Alberto e Liliana, ed acquisì clienti in tutto il mondo divenendo punto di riferimento a Firenze della produzione e commercializzazione di gioielli in corallo e perle.
Il 4 novembre 1966 una disastrosa piena del fiume Arno allagò gran parte della città e le furie della corrente distrussero il negozio così come la quasi totalità delle attività commerciali del Ponte Vecchio e di tutto il Centro Storico.
Ugo, Alberto e Liliana non si dettero per vinti, da un lato ristrutturarono il negozio e dall’ altro col supporto di bravissimi artigiani restaurarono i gioielli che si erano rovinati e ricostruirono quelli andati perduti, e finalmente nel giugno del 1967 riaprirono un negozio più bello e più prestigioso di prima.
Dal 1987 l’attività è passata nelle mani della successiva generazione: Simonetta e Ugo, che tuttora la portano avanti cercando di coniugare tradizione e modernità e di interpretare le nuove tendenze sempre con una attenzione speciale alla qualità dei loro prodotti e alla eccellenza del lavoro artigianale.